Una buona manualità e scioltezza ed elasticità delle mani sono le doti richieste ad un buon massaggiatore non è invece richiesta una eccessiva robustezza, tali qualità si acquisiscono normalmente con l’allenamento.E’ essenziale creare prima di tutto un’intesa, un feeling con l’altra persona, questo avviene in primo luogo attraverso una presa di coscienza di quelle che sono le esigenze fisiche e psichiche di chi riceve il massaggio, si deve valutare la personalità del soggetto e la sua struttura corporea.
 Ogni massaggio deve essere praticato sempre con calma, con ritmo uniforme, mai spezzettato o nervoso, questo, oltre che dare una cattiva impressione non permette al paziente di rilassarvi, inoltre un movimento troppo energico, o inconsulto può compromettere tutta la seduta.

Non abbandonate mai il contatto con il vostro paziente.
 Si abbia l’avvertenza di cominciare le prime applicazioni con molta dolcezza e lentezza, aumentando l’energia e la rapidità quando il malato si sarà abituato al contatto della mano, questo ha lo scopo di saggiare la sensibilità del paziente che, a volte, è acutissima e può ostacolare notevolmente le prime sedute.

All’inizio inizieremo con manovre dolci e leggere allo scopo di saggiare la sensibilità del paziente e di prendere confidenza con il contatto con la mano, successivamente le manovre potranno aumentare d’intensità, che sarà sempre in proporzione alla regione e alle relative strutture da trattare.

Qui entra in gioco tutta la preparazione e la professionalità del Terapista, che deve sapere come agire e improntare una manovra o l’intero massaggio adeguandolo al paziente; età, sesso, struttura, stato emotivo, devo essere sempre valutati nel corso del massaggio. E’ consigliabile iniziare le manovre dalla zona sana e raggiungere successivamente e progressivamente la regione interessata.